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La Paura

by Secoli Morti

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1.
Vattene Via 01:26
La stessa storia che conosco a memoria, tanta aria, nessuna gloria. Certo, puoi sempre sparire, tutte le volte con un buon motivo da dire. Lavati ancora la coscienza, metti a sedere la coerenza, non mi importa niente ormai, non mi cibo di illusioni. Malinconia, prova a fermarmi o vattene via, anche se poi domani avrò un bel nodo in gola. La verità è che non ho più promesse o lacrime da regalare a te.
2.
La parte di cui non ti parlo Ho un pensiero morboso, mi controlla ogni giorno di più. E’ un vizio malsano, mi prende per mano, mi porta davanti visioni costanti. Io credo che sia un’ossessione, perché non la controllo esplode di colpo. Ci sono dentro fino al collo e mi piace così. Sono una carogna, striscio come un verme, non ho più vergogna anche se dovrei averne. Se accendi la luce nei miei pensieri vedrai un abisso profondo. Volta lo sguardo, ciò che scoprirai non credo che possa piacerti. Accendi la luce nei miei pensieri, vedrai la mia parte sommersa, la parte di cui non ti parlo, quella parte malata e nascosta di cui non vorrai venire a sapere niente mai e poi mai.
3.
Nemmeno più il sole Oltre quelle mura non ci sono catene, le matite e i palloni, come il sole, sono gli unici attrezzi. Sai, per lui non esistono dolci parole, non esiste nemmeno più il sole, ma sul suo volto la libertà. Venduto, reso schiavo, lui come tanti altri, quando arriva la sera, sulle mani, come bruciano i tagli! Non si è arreso! Scampato all’aguzzino ha liberato tutti quanti, da allora la sua vita ha dedicato a molti altri. Per questo lo hanno ucciso come se nulla fosse. Non fingere di non sapere quello che succede, animali senza scrupoli, vigliacchi gli sottraggono l’infanzia. “Ogni giorno, milioni di bambini si alzano prima dell’alba, al buio. Lavoreranno fino a sera. Tessono tappeti, cuociono mattoni, zappano nei campi, scendono nei cunicoli delle miniere. Non giocano, non corrono, non gridano, non ridono mai. Sono schiavi e portano la catena al piede. Fino a quando ci sarà nel mondo un bambino privato della sua infanzia, picchiato, violato, nessuno potrà dire: non mi riguarda. Non è vero: riguarda anche voi! E non è vero che non c’è speranza. Guardate me: io ho avuto speranza. Voi, signori, dovete avere coraggio.” Iqbal Masih
4.
Creature infestanti Mi avete lasciato da parte, tra ruggine e vecchi rasoi. E’ dura fare ciò che è giusto, più facile gettare via. Ho dato una mano ogni volta che il sole andava giù, ma mentre guardavo alla morte dove cazzo eravate voi? Adesso capisco che ero una faccia come tante altre, sacrificabile. Questa sera andrò alla mia festa, sarò soltanto io l’invitato, siete piccole creature infestanti. Rimango da solo, seduto al suolo, scottato, ferito, da tutti voi ammutolito. Non ho rabbia da svendere, non ho tante parole da spendere, ho da dare solo indifferenza, preferisco stare volentieri senza ipocrisia, di avvoltoi come voi, creature infestanti.
5.
80 Giorni 01:00
80 giorni Mi ricordo ancora la collina che il vino colora, la ribelle attrazione, la demenza la palpitazione. Mi domando perché con la mente, torno a sbatterci continuamente, come fosse una fissazione, un’illogica adorazione a un istante ormai narrabile, come se fosse ineguagliabile. Mascherato, imprevisto delirio che sarebbe diventato martirio, proiettato nel tempo. Non riesco a scordarmi il sapore e il profumo del giovane fiore, dolce amaro la mente mi appanna, me lo porto con me, questa è la mia condanna. Mai niente è così bello, finisce ogni volta così.
6.
Sospeso a metà Sono la frase che non riesco mai a finire, una poesia recitata a memoria, senza capire. Nuvole dense sopra di me, forse anche oggi dovrò coprirmi. Sospeso a metà, fra il giorno e la notte, fra la vita e la morte, circondato da una fitta nebbia che non se ne va, tra sogni soffocati, progetti rimandati, investito dalla confusione.
7.
Manicomio 03:18
Manicomio Legato ad una sedia, non ricordo più come sono arrivato. Qualcuno mi sta ossessionando, schiaccia la mia anima sottraendole energia, mangia le mie paure, vomita i suoi bisogni incuranti. Hai sempre fatto solo tu le regole di questo gioco. Rinchiuso in un Manicomio. Ora hai paura solo tu, ho sciolto i nodi, questo Manicomio lo darò alle fiamme. Rompe il mio respiro, suda la mia speranza, sangue cola dentro agli occhi non mi lascia più vedere. Sento passi avvicinarsi, non mi molla mai, qualsiasi cosa faccio o non faccio, non mi resta che il dolore. Scappo ma non pensare che non tornerò col ghiaccio dentro agli occhi e il fuoco nelle mani.
8.
Libera 03:00
Libera Vivi dentro l’illusione di potere evitare qualsiasi rinuncia fino a schiantarti contro un muro. Compromessi con noi stessi, benvenuta al mondo, fai pure quello che ti pare ma libera da cosa se poi ti addormenti piangendo? Libera dalla gioia reale, dalla voce che urla da dentro la pancia e ti spacca la faccia, di attraversare tempeste senza nessuno che ti tenga la mano e di naufragare restando legata a quel blocco che ti trascina a fondo. Libera da occhi innocenti e da un solo sorriso che ti toglie il respiro da tramonti sudati e da un tocco leggero che ti illumina il cielo, di abbracciare la sera restando cosciente che non ti lascia niente e svegliarti sola con quel profondo senso di vuoto. Quel posto su cui sempre sai di poter contare quando ti serve aiuto ed hai un problema da affrontare, scomparirà per sempre, svanendo piano piano, ti sentirai smarrita senza un posto dove andare. Ricordi quante volte a cena con gli amici, lo sguardo perso in tutte le parole che non dici. Lo cerchi sotto casa liquidata di soppiatto, hai scacciato via il dolore ma convivi col rimpianto.
9.
Voltafaccia 00:51
Voltafaccia Voltafaccia, commiserazione, hai venduto la tua faccia in cambio di un’illusione. Quaranta anni vissuti solo, ma avevi se non altro i valori di un uomo. Tanto mangi lo stesso, abbracciato al tuo cesso e allora voltafaccia, commiserazione. Invece io, sto cercando soltanto un altro modo per deluderti e regalarmi quel disagio in faccia.
10.
Contagio 00:43
Contagio Hai oltrepassato la zona proibita, la testa ti scoppia, respiri a fatica. Sei già morto ma ancora non lo sai, ti resta poco tempo, molto presto per te sarà finita. Contagio, questa è la fine. Ormai è tardi, non puoi fare niente, ti resta soltanto la morte.
11.
Nessuna vita è per sempre Ha vissuto presto il peso del dovere, era solo una bambina quando imparò il senso del sacrificio. Ha visto le bombe cadere dal cielo, sopportare la fame, spettro di quello che sarebbe stata una vita fatta di stenti e continui tormenti. Quanti anni passati ad accudire un marito strappato presto alla vita, morto fra le sue braccia. Mai una parola fuori posto, mai di peso a nessuno, per quanto dentro morisse, per quanto dovesse sorridere ad una vita che non era quella che aveva sognato. Penso ogni giorno a come vivo, riverso la mia testa in quello che scrivo. Mi chiedo se una volta si stava meglio, quando non c’era mai fine al peggio. Non siamo più capaci di dare valore alle famose piccole cose, nemmeno alle persone che ci stanno accanto, prima che diventino un rimpianto. Gettiamo tutto dentro un bidone, gli oggetti come le persone, ci dimentichiamo di ciò che conta, la vita è corta, tutto questo a cosa porta? Se mi guardo dietro, vorrei rivivere tanti momenti, ma non stare lì a guardare tutto, nessuna vita è per sempre.
12.
Conta su di me C’è una cosa che devi sapere, la vita non è sempre come vorresti tu; ma c’è una cosa che devi ricordare, non rinunciare a niente, la puoi cambiare tu. Se non ci credi più e perdi la fiducia, non mollare, sai, tutto si avvera; ma se ti butti giù e hai gli occhi gonfi di lacrime, tu conta su di me. Quando perdi coraggio, tu conta su di me. Sono sicuro che farai tanta strada, ne farai più di me ma devi viverla. Ogni cosa che il mondo ha mostrato, l’ha regalata a te, ti basta prenderla. Se il buio cade giù e spegne il tuo sorriso, non pensare che sia tutto perso. Ma se ti butti giù e hai gli occhi gonfi di lacrime, tu conta su di me. Quando perdi coraggio, tu conta su di me. Quando il dolore ti schiaccia, quando il vento ti taglia la faccia. Quando il domani fa tanta paura e pensare di farcela è dura. Quando ti manco e ti nascondi a piangere, quando è troppo difficile fingere. Quando ti tolgono ogni parola, non arrenderti, apri le ali e poi vola.
13.
La Paura 04:21
La paura Un brivido caldo sale lungo la schiena, lo senti salire. Le gambe si bloccano, tremano, cedono, devi soltanto ubbidire. Oscure congiure ti trascinano giù con i loro tentacoli. Ti stanno sedando, travestiti da innocenti spettacoli. Ansia e terrore. Un seme piantato dentro al subconscio, sta già germogliando, si fa strada ammorbando il tuo punto di vista, cresce, ti sta controllando. Il fiore del dubbio irradia la tua parte conscia di un solo colore, profuma i tuoi pensieri di panico, amaro regalo per il tuo funerale. Ansia e terrore. Devi sviluppare la paura, arma di controllo. Sei sicuro che ogni cosa che pensi, non sia frutto di ciò che ti ha manipolato? Credi avere libertà di pensiero, io non credo tu abbia mai considerato che qui non decidi mai niente, segui solo l’idea che ti hanno indicato. E non pensare di avere un’opinione, la tua testa è controllata da un telecomando. Sai che devi avere paura? Ma cosa stai aspettando? Stanno arrivando, ti attende l’inferno, o un altro posto in cui preferiresti la morte. Il senso della paura, istinto di protezione, sfruttato per indirizzare la gente. Ora ne sei cosciente oppure no?

credits

released February 2, 2020

Shop: www.professionalpunkers.com/shop

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Secoli Morti Italy

Mattia basso/cori (Skruigners), Walter voce/chitarra (Menagramo), , Edoardo batteria e cori (3' classificato Italia's Got Talent)

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